8 ottobre 2009

AIRYS



Il giorno che Esco, il primo video di Airys, ha fatto la sua comparsa on line la comunità notturna milanese, e qui mi ci metto in mezzo, ha messo in atto una vera e propria rivolta su Facebook e tra insulti, commenti a sproposito e poche critiche costruttive il nuovo progetto di Syria oggi Airys è stato demolito nell’arco della durata della canzone stessa, o forse meno. L’intento di Airys e dei suoi alleati, Giulio Calvino e Sergio Maggioni degli Hot Gossip, è stato quello di provare a fare un disco di musica electro pop, che strizza gli occhi ai grandi del settore. Le canzoni di Airys attingono da Kylie, Goldfrapp, Madonna, Yelle unendo ritmi disco alla tradizione cantautorale italiana di Battisti e allo stile electro della prima Bertè. Una novità in Italia diciamolo. La cosa che stride è la connotazione del progetto strettamente legata ad un ambiente notturno milanese, che ha fatto diventare il tutto quasi una propaganda a favore di certe serate e locali in cui regna la voglia di apparire, in foto, in video, di persona. Il video di Esco è molto bello e la tecnica stop motion in Italia in pochi l’avevano usata, un applauso al regista. Vivo Amo Esco è il titolo di questo e.p. ben prodotto e costruito ma con un difetto che non sta nella musica ma nel nome, perché Airys? girarsi il nome al contrario ok è un gioco, ma si può giocare anche restando se stessi, si è più credibili, soprattutto con una carriera decennale alle spalle. Ma anche mascherarsi fa parte del popolo della notte, no?

Come sei diventata Airys?

Da quando vivo a Milano, città maledetta in senso buono, ho imparato a diventare più curiosa. A Roma avevo un’altra attitudine e frequentazioni. Da quando ho cominciato ad andare ad Ibiza a fare la vacanziera mi si è aperto un mondo che mi ha fatto venire voglia di frequentare un po’ di realtà danzerecce. Dall’ultimo album che ho fatto come Syria insieme ai La Crus mi si è aperto un mondo, mi sono lasciata andare verso nuove esperienze. Poi nei locali ho conosciuto gli Hot Gossip e mi sono ritrovata a fare dei dj set insieme a Giulio e Sergio e ci siamo subito trovati. All’inizio mi han proposto di fare un solo pezzo, un’esperimento alla Roisin Murphy all’italiana con un’attitudine cantautorale più nostra. Alla fine ci siam divertiti così tanto che è diventato un progetto concreto e dal prestare la voce siamo diventati un tutt’uno, con la voglia di divertirsi come comun denominatore.

Perché ti sei girata il nome al contrario e non sei rimasta Sirya?

Perché non mi andava di tenere il nome Sirya perché vorrei continuare a fare quallo che ho fatto come cantante prima d’ora, mi piaceva l’idea di avere una doppia personalità. Ecco credo che questa sia un problema strettamente legato all’Italia, all’estero quanti sposano cause diverse e artisti che fanno folk si mettono a fare electro sotto uno pseudonimo? Allora mi butto anche io! Non devo dimostrare nulla a nessuno e non ho più paura, non credo ci siano altre mie colleghe dotate di questo coraggio.

Hai un passato decennale in cui hai fatto un sacco d’esperienze diverse, è stato difficile sopravvivere?

Sì! Ma ti dico la verità, oggi mi sono rotta i coglioni di quella grande esposizione che ho avuto in passato, mi è servita e mi sono aiutata passando dal neomelodico, al radiofonico, lavorando con Jovanotti, Tiziano Ferro, Giorgia e tanti altri. Oggi esistono X-Factor e Amici e se voglio sopravvivere al sistema preferisco fare le mie cose anche se andranno a scontarsi con realtà che sono diverse dalla mia abituale. Oggi mi godo le cose in un altro modo e sono felice, tanto.

Oltre agli Hot Gossip hai coinvolto un po’ tutta la italo disco del momento in questo progetto…

L’italo disco del nord! Dariella, Amari, Peluche, Cecile, Titan, NT89, son tutti dj che mi è capitato di conoscere in questi anni in cui mi sono confrontata e siamo diventati un gruppo, per questo ho fatto remixare loro le mie canzoni.

Il video lo hanno girato i ragazzi di Died Last Night, è molto bello e innovativo per Italia…

I ragazzi di Died Last Night hanno scattato dodicimila foto per realizzarlo, il video di Esco per me è un documentario sul mio mondo notturno, non so come verrà percepito ma io sono contenta se il video passerà di notte, non mi interessa la heavy rotation.

Il primo riferimento che ho sentito ascoltando Esco a livello vocale è Loredana Bertè, cosa ne pensi?

Mi fa molto piacere, in effetti è un ottimo riferimento, perché è un po’ scanzonata com’è lei, io nel 96 ho vinto Sanremo giovani con un pezzo della Bertè che è Sei Bellissima quindi vedi, tutto torna, Loredana è nel mio cuore.

Io Ho Te invece è una cover della Rettore…

Amo quel pezzo, è cattivo e aggressivo, è la mia preferita del disco.

Kylie, Roisin Murphy, Madonna, Goldfrapp, Uffie, Yelle, c’è un po’ tutta la storia dell’electropop nell’ep dagli ottanta ad oggi.

Sì ma in versione “De Noantri” ahahah! Airys è un progetto totalmente pop, noi lo chiamiamo power pop-electro club, che non vuol dire tutto e nulla. Però ammettiamolo, in Italia questa cosa ancora non è uscita, siamo stati i primi senza essere estremi, abbiamo assorbito l’influenza estera e l’abbiamo interpretata. Io credo che dopo il primo concerto dei Justice a Milano è cambiato tutto, è esplosa una scena e si è ramificata, la musica è cambiata e c’è voglia di accogliere tante cose fine ad arrivare a raggiungere il proprio stile. In futuro.

Come pensi verrà recepita Airys?

Questo per me è un esperimento, per molti rimango Sirya, chi mi conosce sa che da me ci si possono aspettare certe cose soprattutto dopo il disco Un’altra Me, e molti puntano il dito soprattutto su Facebook dove mi dicono che non posso permettermi di fare questo perché tanto sono sempre quel che sono. Ma mi diverte, è un confronto continuo e non mi pesa, la verità è che non voglio criticare nessuno, faccio le cose in nome di un po’ di felicità. L’importante è farle dignitosamente.

Marco Cresci

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