2 maggio 2009
POLLY SCATTERGOOD
Nome: Polly Scattergood
Nazionalità: inglese
Età: 22
Etichetta: Mute
Ultimo lavoro: I Hate the Way (single)
Segni particolari: Pazza per il vino rosso
For lovers of: Tori Amos, Kate Bush, Cassie (Skins character)
Qual è stata la tua prima grande passione, la poesia o la musica?
Sono due passioni che sono sbocciate dentro di me simultaneamente, in quanto una completa l’altra.
E’ proprio di questo che volevo parlare, nelle tue canzoni le poesie assumono la valenza di testo che unito alla musica diventa canzone. Quando hai cominciato a cantare le tue poesie?
Ho sempre scritto simultaneamente musica e testo, solo successivamente ho cominciato a scrivere poesie senza accompagnamento musicale. Succede perché spesso l’ispirazione mi coglie di sorpresa mentre sono sul bus o per la strada e non potendo fare musica al momento, sul posto, la trasformo in poesia. Le parole si scrivono da sole nella mia mente.
Da dove viene Polly Scattergood?
Sono nata in un piccolo paese sul mare, mia mamma è un’artista e mio padre un attore. Ho lasciato casa a sedici anni e mi sono trasferita a Londra per diventare musicista.
Che bambina eri?
Ero un totale disastro non che molto rumorosa, spaccavo piatti e lasciavo cadere oggetti purchè facessero un rumore interessante. Almeno per me!
Hai girato una serie di video in cui canti o leggi poesie, tutti molto bucolici, romantici e malinconici. Quando hai cominciato a girare questa serie di clip che hai chiamato Polly World?
Non ricordo, so solo che sono diversi tra loro e che dipendono totalmente dallo stato d’animo che avevo nel momento in cui li ho girati. Li considero come dei collage astratti. Mi sembra carino riuscire a fare entrare le persone che non mi conoscono dentro ad un pezzo del mio mondo senza il bisogno di dare via la mia anima.
Guardando questi video sembra che tu abbia un forte legame con la natura, confermi?
Vivendo a Londra non ho molta natura attorno a me. Ma amo guardare la vita e tutto quel che è in essa. Mi faccio condizionare molto da tutto quello che mi sta intorno.
E’ vero che sei una fan del vino rosso? Se sì, dovresti venire presto in Italia…
Mi piacerebbe molto venire in Italia, da quel che ho sentito è un paese meraviglioso. Ma sono appena tornata dal sudovest della Francia dove ho potuto apprezzare molte bottiglie di Bordeaux!
Cosa t’ispira di più nel comporre una canzone oltre al vino rosso…?
L’ispirazione arriva a caso senza un motivo e la maggior parte delle volte nel momento più inopportuno.
La prima volta che ti ho vista è stato su YouTube, era un filmato in cui recitavi una poesia intitolata I Hate the Way. Mi ha emozionato… sai d’avere una sorta di potere che scava nell’emotività delle persone?
Credo che quando ti esponi, la prima cosa che devi sperare è che le persone provino delle emozioni ascoltandoti o guardandoti, belle o brutte che siano. Sarebbe brutto mettetre cuore e anima in qualcosa che nessuno può sentire a livello emotivo.
Hai un cuore dark?
Credo che il mio cuore sia come un gelato Magnum al contrario. Nero dentro e bianco fuori!
Quali artisti ti hanno portato a intraprendere questa strada?
Troppi. Amo Leonard Cohen, le sue parole e quell’umore noir che trasmette in ogni suo testo.
Hai un sogno ricorrente?
Sì, una strega mi rincorre lungo un corridoio senza fine.
Come è nato il testo del tuo primo singolo Nitrogen Pink?
Non saprei come iniziare, credo sia una delle canzoni più astratte che ho scritto ma ricordo che il testo è nato di sera e che all’epoca vivevo a Streatham. E’ una canzone che parla della fragilità della vita, e di come a volte nonostante ci sembri forte si possa sgretolare in un attimo davanti ai nostri occhi, lasciandoci disarmati e impotenti.
Quanto dovremo aspettare per ascoltare il tuo album di debutto?
Se tutto va bene uscirà all’inizio del prossimo anno e sarà il frutto di tre anni di dura fatica. Sarà un album parlato, elettronico, rumoroso e tranquillo, pieno di strati, sentieri e porte segrete.
Descriviti in tre parole:
Indecisa, intellettuale, smemorata.
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