17 novembre 2008

Natalie Portman’s Shaved Head


La prima volta che il mio occhio ha scorto il nome di Natalie Portman tra gli elenchi dei nuovi gruppi indie Usa ho pensato: ecco, dopo Scarlett Johansson è arrivata pure lei, speriamo sia meno pretenziosa e più leggera delle labbra più infuocate del cinema. Poi ho letto meglio e ho capito che non si tratta dell’ennesimo album di una delle starlett più cool di Hollywood, ma di un gruppo di ragazzetti fuori di testa il cui nome per intero è Natalie Portman’s Shaved Head: geniale! La testa rasata di Natalie Portman è una band di Seattle ma non ha nulla a che fare con il grunge, sono quattro nerd stilosi appena usciti dalla high school che hanno cominciato a comporre musica per caso, solo per partecipare al concorso annuale della scuola. Glistening Pleasure è il titolo del loro primo album il cui catchy pop da dipendenza merito dei casio synth e di testi coscientemente stupidi e irriverenti come quello di Sophysticated Side Ponytail, singolo che porterà i shaved head alla ribalta.

Ciao Luke! Come prima cosa raccontaci qualcosa sul vostro background musicale…
Siamo tutti amici dai tempi del liceo, mangiavamo insieme e creavamo film. Un giorno Shaun ed io abbiamo deciso di formare una band solo per il gusto di partecipare al talent show di fine anno. Originariamente dovevamo essere una band elettronica a cappella in cui avremmo riprodotto i suoni degli strumenti a voce per il semplice fatto che nessuno di noi sapeva suonare uno strumento. Alla fine abbiamo capito che era molto più facile fare pasticci con una drum machine e un vecchio sintetizzatore e che l’idea della band era troppo complicata. Abbiamo chiesto ai nostri amici David e Sarah di unirsi a noi, e scritte alcune canzoni è nata la band!

Immagino il vostro nome venga dal film “V for Vendetta” ma perché?
Non sapevamo esattamente di cosa trattasse il film quando abbiamo scelto il nome. Quello che sapevamo era che Natalie Portman si era rasata la testa per interpretare una parte in un film. Fu esattamente quando tutti i canali d’intrattrenimento iniziarono a impazzire per questa notizia, non si parlava d’altro, così abbiamo pensato di usarlo come nome. Non avremmo mai pensato di poter fare un’intervista con un magazine italiano con un nome stupido come il nostro. (Luke strizza l’occhio).

Sono curioso di sapere se Natalie Portman sa che esistete…
Sono felice di poter dire che in qualche modo ci conosce. La sorella di Claire, (insieme a Luke i cantanti del gruppo n.d.g.), lavora a New york in una bakery e un giorno Natalie Portman in persona è entrata nel negozio. Claire non ha resistito nel non menzionare qualcosa riguardo la band della sorella a Natalie che ha risposto qualcosa tipo “Oh, questo sì che è stupido…”. Non credo che le abbia dato molto peso, magari se sentirà parlare di noi in futuro si ricorderà di quell’episodio. Certo capisco che dev’essere strano sapere che esite una band che come nome usa il tuo.

Il vostro album s’intitola Glistening Pleasure, un nome che sembra nato da uno sbaglio, è così?
Stavo chattando con un mio amico online quando ha accennato qualcosa riguardo al listening pleasure ma lo ha scritto con una g davanti. E’ un divertente gioco di parole preso da una frase popolare. E’ sdolcinato! Può anche suonare sporcaccione se lo vuoi. Per me è splendente e felice e credo ci calzi alla perfezione.

I vostri testi parlano di teste rasate, code di cavallo e barbe, siete ossessionati dai peli?
In realtà non ho realizzato quanto avevamo a che fare con i peli fino a quando non ho cominciato a fare interviste. Si tratta comunque di una coincidenza. Ma credo che i peli siano impressi nella mente di qualsiasi teenager in fase di crescita.

Il video di Sophysticated Side Ponytails è acid pop psichedelico superdivertente! Mi ricorda Time to Pretend degli MGMT, chi lo ha diretto?
Il video è stato girato da due incredibili registi di Seattle noti come That Go (www.that-go.net). Li abbiamo incontrati tarmite il ragazzo che si è occupato di mixare il nostro album, un giorno Noel, (uno dei due riegisti), è venuto sul set per fare un saluto e abbiamo cominciato a parlare di musica e di video a ruota libera. Mi chiese se avevo visto il video degli MGMT e io gli risposi che lo amavo, da lì è cominciata la nostra collaborazione. Volevamo creare qualcosa che risultasse visivamente divertente e accattivante mettendo in evidenza il lato cheap della produzione. Abbiamo girato il video in tre giorni, dentro a un magazzino di fronte ad un green screen. Poi la magia è stata aggiunta in post-produzione. Noi abbiamo dato l’imput sulle immagini che avremmo voluto come sfondo: ricordi e foto della nostra infanzia, messaggi segreti che non abbaimo mai avuto il coraggio d’inviare e foto di persone di cui volevamo vendicarci. Volevamo risultasse come la pagina di myspace di nostra sorella minore in preda all’uso di steroidi.

Ascoltando la vostra musica direi che avete un approccio creativo diy, cosa mi dici a riguardo?
Tutto l’album, dalla scrittura alla registarzione, è stato fatto nel mio studio allestito in un piccolo basement. Abbiamo passato un’anno a creare e ditruggere, creare e distruggere e creare di nuovo. Quando abbiamo iniziato sapevamo molto poco di musica tanto meno suonare strumenti, per non parlare di strutture. Ma avendo l’opportunità di lavorare in uno studio gratis ci ha permesso d’imparare. E’ una nuova era in cui ogni ragazzino può creare un album che suona professionale restando nella sua cameretta e senza spendere un cent. Il Do It Yourself al momento è una necessità ma avendone la possibilità mi piacerebbe registare un album con Quincy Jones in uno studio a Malibu che s’affaccia sull’Oceano Pacifico, con Timbaland che aggiunge un paio dei suoi beats e Kanye che improvvisa uno dei suoi versi sopra una delle nostra canzoni. Non sarebbe magnifico?

Quali sono le vostre influenze musicali? Nella vostra musica si sentono Peaches, Of Montreal, Css e Daft Punk ma filtrati da un gusto disco pop contagioso farcito all’mdma. Ho centrato il punto?
Yeah! Questa si che è una buona stima. Amo il catchy pop trasmesso dalle radio, e allo stesso tempo impazzisco per il pungo ruvido del rock e della scena electro. Combina il tutto e otterrai i Natalie Portman’s Shaved Head! Al fianco degli artisti che hai menzionato aggiungerei i nomi di Hot Chip, LCD Soundsystem, Junior Senior, The Fiery Furnaces e Weezer, ma potrei continuare all’infinito.

Come sono i vostri live?
L’energia che si sprigiona ai nostri show è folle… puoi sentirla salire dal pubblico. Cerchiamo di far divertire chi viene a vederci mettendo in scena un divertente party dance senza grandi pretese. E’ uno scambio d’amore tra noi sul palco e il pubblico sulla pista. Quando lo show è finito mi piacerebbe che le persone si domandassero: “Dannazione, dove cavolo sono stato l’ultima ora?”.

Guardando le vostre foto direi che vi divertite a giocare con la vostra immagine. Chi è la vostra icona di stile?
Cerchiamo di seguire il nostro gusto personale a livello di stile, anche se è un concetto molto vasto. Di base comperiamo vestiti ai negozi dell’usato o nei charity shop e poi li modifichiamo cucendo, tagliando e aggiungendo trucchi. Ammiriamo molto lo stile di M.I.A., Lovefoxxx, Kanye West e Kevin Barnes. Abbiamo appena cominciato una collaborazione con un’incredibile designer di New York. La sua lineas si chiama Cut It Out. Per noi la cosa più importante è divertirci e sentirci a nostro agio.

L’ultima tua ossessione?
Il nuovo album dei Css, Donkey. Ci siamo scambiati i nostri album l’estate scorsa mentre eravamo in tour insieme e proprio il loro è stato l’album che ci ha fatto da colonna sonora attrarverso l’america sul nostro van. Sono maturati molto a livello compositivo pur mantenendo viva la voglia di divertirsi, ogni volta che lo ascolto mi rendo conto di quanto mi mancano i Css, tutti! Sono le persone più carine che abbia mai conosciuto.

Cosa fate prima di salire sul palco?
Il nostro backstage è un putiferio di vestiti, make up, gente che s’insegue gettandosi l’acqua addosso, finte risse e un sacco d’energia, cerchiamo di prepararci psicologicamente a nutrire i nostri fans.

Nei vostri testi ci sono molti riferimenti all’adolescenza e alla libertà, cosa pensate dei giovani americani?
C’è sempre un periodo della giovinezza in cui si diventa ribelli e si pensa che ogni nostro coetaneo è stupido… ma abbiamo superato quel periodo e ora siamo in sintonia con i nostri coetanei, ci sentiamo cool con i giovani come noi, ma anche con i più cresciuti. Non m’interessa se passano le giornate guardando Britney Spears su MTV. Non m’interessa se stanno tutto il giorno su Myspace o a mandare sms. Questo è quello che la nostra nazione è diventata, e noi speriamo di cavarne fuori il meglio. Divertiamoci finche siamo giovani, a volte non bisogna prendere le cose troppo sul serio.

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